L’agente responsabile di questa malattia è un protozoo (Ichthyophthirius multifiliis), il cui ciclo vitale comprende una fase parassita, visibile a occhio nudo nello spessore della cute del pesce colpito, e una fase “libera” nell’ambiente esterno, durante la quale le forme infettanti (tomiti), che rimangono vitali per tre giorni, si muovono attivamente alla ricerca di un ospite.
I pesci che sopravvivono a questo tipo di infezione sembrano sviluppare l’immunità nei confronti della malattia, che si evidenzia esteriormente con la formazione dei tipici punti bianchi.
Cryptocaryon irritans è un protozoo molto simile al precedente, ma interessa solo i pesci d’acqua marina.
I soggetti parassitati presentano colori più scuri o più chiari del normale, spesso rifiutano il cibo e tendono a nascondersi in un angolo della vasca.
Le pinne vengono mantenute aderenti al corpo e il nuoto appare “dondolante”. Possono inoltre manifestarsi alterazioni localizzate della cute, quali depigmentazioni, opacizzazioni, erosioni, ulcere ecc.
Commenti su: "LA MALATTIA DEI PUNTI BIANCHI" (1)
Brutta malattia…ne abbiamo avuti di pesci appena acquistati con questo problema..ma tu sei riuscito a curarli!!!bravo!;-)